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LO SVEZZAMENTO NEI NEONATI, Come iniziare?

Una dieta personalizzata per affrontare al meglio lE PRIME PAPPE

Lo svezzamento dei neonati (o divezzamento) è per definizione il passaggio dall’allattamento esclusivamente a base di latte (materno o formulato) all’assunzione di altre sostanze nutritive liquide o solide. Oltre ad essere una tappa molto importante nella crescita del bambino, è un momento altrettanto delicato anche per i genitori dal punto di vista culturale e sociale, perché nel momento in cui proponiamo al piccolo nuovi alimenti che non siano il latte, che già conosce, gli si insegna ad assaporare il sapore di quel prodotto, la sua storia, la sua stagionalità, il territorio dal quale arriva, le modalità di preparazione… ovviamente questo insegnamento, che sarà per il bambino un imprinting importante per la sua futura educazione nutrizionale, non è possibile se si utilizzano solo ed esclusivamente prodotti già trasformati e conservati. Sicuramente omogeneizzati di ogni genere possono essere un supporto alimentare, ma non devono rappresentare il 100% dell’alimentazione del bambino, la maggior parte del cibo che gli si andrà a proporre deve essere casalingo e, con una buona organizzazione, i benèfici risultati non tarderanno ad arrivare!

 

alimentazione svezzamento

Compatibilmente con le possibilità (tempo e voglia) dei genitori, è possibile offrire al bimbo questo atto di amore e di educazione che sarà da base per la sua crescita sana e corretta.

In studio, mi capita spesso di vedere bambini e adolescenti con problematiche di sovrappeso, allergie, dermatiti, disturbi respiratori di ogni genere, che presentano una forte correlazione con il tipo di parto con cui sono venuti al mondo, allattamento e alimentazione, anche e soprattutto dei genitori stessi! Spesso sono bambini o ragazzi con i quali non si è mai insistito abbastanza (o forse non nel modo giusto) a proporre una certa varietà di alimenti, tanti dei quali, dopo essere stati rifiutati, non sono mai più stati ripresentati a tavola, diventando così “non buoni a prescindere”. Bisogna invece tenere presente che prima e meglio si propongono certi cibi (almeno 10 volte!!), meno difficile sarà la loro introduzione in un futuro. Spesso, ahimè, questi alimenti sono proprio verdura, frutta, cereali integrali, pesce e legumi, di primaria importanza per garantire una varietà nutrizionale bilanciata, una corretta assunzione di macro e microelementi e per mantenere l’equilibrio intestinale, fondamentale per il metabolismo e per il sistema immunitario.

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